I padri Scolopi a Narni
La Narni Dagli Scolopi
San Giuseppe Calasanzio (1557-1648) dedito all’apostolato dell’educazione dei ragazzi. Fonda a Narni gli Scolopi nel 1618.
Proprio a Narni fu presente padre Calasanzio tra il 1618 ed il 1621
A Narni furono scritte le regole per l’ordine religioso approvato il 18 Novembre 1621 .
La loggia degli Scolopi indica ancora il luogo in cui a Narni nacquero le scuole popolari dei padri Scolopi. Sicuramente la presenza a Narni di padre Calasanzio ebbe dei punti di contatto con la famiglia Cesi ed in particolare con Federico Cesi , che in quel periodo fondava l’accademia dei Lincei oltre ad avere presso Narni una dimora estiva nella chiesa di Sant’Angelo nella omonima strada nei pressi di Taizzano.
NARNI: Collegio e Casa di formazione della Provincia Romana (1618 – 1873).
Narni, feudo del Cardinale Benedetto Giustiniani, fu la seconda fondazione fatta da S. Giuseppe Calasanzio fuori Roma nel 1618 con licenza verbale di papa Paolo V. La popolazione offrì le condizioni per la fabbrica dell’edificio e lo stabilimento delle Scuole Pie presso il Palazzo dei Priori per trasformarlo in collegio.
loggia dela scuola di Narni affidata ai padri Scolopi
L’edificio era stato costruito nella seconda metà del XIII sec., mentre la loggia risaliva alla seconda metà del XV sec. Si aprirono le classi il 5 novembre 1618 con grande solennità e assistenza del popolo e delle autorità. L’attività scolastica iniziò subito in sedi provvisorie e nel contempo si cominciarono i lavori di adattamento dell’edificio a collegio, finanziati dalla comunità cittadina e voluti dal Cardinale Giustiniani che incaricò Carlo Maderno di revisionare il progetto di ristrutturazione.
Padre Benedetto degli Arcangeli fu il direttore dei lavori che interessarono la zona della loggia, dove fu costruita una scala e venne sistemata la cappella. Nel 1619 il soggiorno di S. Giuseppe Calasanzio in Narni documenta l’abitabilità della casa scolopica.
Alla prosperità della casa di Narni contribuirono anche la donazione del patrizio senese Settimio Mautini e del duca Cesi di Acquasparta che cedette una porzione di terreno per ampliare il complesso. Il fabbricato era a pianta irregolare con al piano terra la chiesa ad aula, il refettorio, i servizi e orto sul retro, mentre nei due piani superiori le scuole, i dormitori e la biblioteca che si distribuivano intorno ad un chiostro centrale.
Per volontà di S. Giuseppe Calasanzio, data la strategica posizione di Narni, vennero destinate due sale quale alloggio ai cardinali di passaggio per Roma. L’assenza di tali ambienti nei disegni che si conservano nell’archivio storico della Curia Generalizia, potrebbe farli risalire al 1618, fase iniziale dei lavori controllati dal Maderno.
La chiesa fu intitolata a S. Cassio e adattata all’interno dell’edificio con una cappella per lato e due confessionali sul fianco inclinato. L’altare maggiore si collocava su una zona di presbiterio a pianta quadrata, tra il cortile e la sacrestia, mentre il coro era ricavato sopra la zona d’ingresso. In una fase successiva a questo primo periodo la chiesa presentava una variante nella parete verso il vicolo, dove, al posto di un confessionale, vi era una cappella.
Nel 1619 vi erano duecento alunni. In Narni S. Giuseppe Calasanzio scrisse le Costituzioni dell’Ordine.