Nel percorrere i vecchi sentieri che circondano Narni e il suo territorio in particolare tra il Monte Santa Croce, Monte Pellea, e i boschi di Montoro, non è difficile incontrare testimonianze del passato. Un passato ricco di storia, e di mistero, sentieri un tempo frequentati da viandanti, briganti, soldati, dame, chi a piedi chi a dorso di mulo ma tutti nel percorrere quei sentieri oramai dimenticati dai più. Oggi ne hanno memoria gli anziani del posto e gli appassionati della storia locale. Nel ripercorrerli ci si imbatte in edicole votive ora ristrutturate, antichissimi ponti quasi sicuramente di epoca romana eretti su torrenti che un tempo erano fonte di sostentamento, oramai asciutti per la maggior parte dell’anno, pietre miliari a indicare la direzione della via da seguire, a volte poste a ricordare confini e quant’altro. Se poi si ha l’occhio attento in questi sentieri si possono trovare antiche incisioni su pietra.
Antiche incisioni che stavano a indicare che si era nelle vicinanze di un centro abitato, di un cimitero,un convento, magari venivano incise per ricordare eventi accaduti a noi oggi sconosciuti. Il territorio su cui si dipanano i sentieri non finiscono di stupire, ci ricorda che milioni di anni fa il tutto era sommerso dal mare visti i fossili che si possono trovare in determinati punti del territorio. La millenaria storia di questi sentieri va tutelata e perché no, portarla a conoscenza come testimonianza del nostro passato.