Federico Cesi a Sant’Angelo in Massa

Abazia di Sant’Angelo in Massa presso Taizzano di Narni.

Federico Cesi a S. Angelo.

Sant’Angelo in Massa …dalla lunga storia ..villa romana .. abazia benedettina …dimora dei Cesi … sede dei conti Catucci, poi di Senepa e Stacchini, per arrivare alla comunità di padre Pio ..un luogo che attraversa molta storia narnese…..La famiglia di Federico era spesso ospite a S. Angelo perchè nei trasferimenti fra Roma ed Acquasparta faceva spesso sosta alla Badia. Infatti l’abazia era a metà strada ed il trasferimento da Roma ad Acquasparta richiedeva due giorni di carrozza.

L’abazia in quel periodo era tenuta da Romolo Cesi zio di Federico il linceo e donna Olimpia Orsini insieme ai figli chiamavano Romolo lo zio Monsignore.

Federico Cesi conobbe Galileo Galilei nel 1611 . Nel 1624 Galileo fu ospite di Federico Cesi ad Acquasparta.

Della vita di Federico nella Abbazia scrive anche Giuseppe Gabrieli che nel 1940 per conto della Accademia dei lincei, scrive per la rivista Latina Gens, riprendendo alcune lettere di Federico Cesi :

Questa è l’antica abazia benedettina di S. Angelo in Massa nata sopra i resti di una villa romana, della quale fu nella metà del secolo XVI, abate commendatario Romolo Cesi di Venanzio già vescovo di Narni negli anni 1566-1578; il quale, ritrattosi colà dopo la sua forzata e per niente onorata rinunzia al vescovado, vi restaurò la chiesa, vi pose parecchie iscrizioni, vi si costruì un sepolcro, dove posò morendo il 15 maggio 1607.

Federico come detto era spesso a S. Angelo e da alcune lettere si legge anche la sua presenza anche per lunghi periodi come ad esempio negli ultimi mesi del 1606 ed i primi del 1607, in compagnia di un suo amico linceo Monuro ( medico fiammingo Giovanni Ecchio uno dei quattro soci fondatori dell’Accademia dei Lincei ).

In tale periodo Federico è per la prima volta tra i Priori di Narni.

In una lettera a Francesco Stelluti, in data 17 gennaio 1607, Federico dice “nella Badia Angelica, primieramente solitario, hora filisofo et speculante, hora cacciatore et ruricolo.

Et di lì a terni, a Velini Fonti, a Horte, visitando et osservando…..”.

dipinto di Michelangelo Braidi

Interessanti gli affreschi e i dipinti di Michelangelo Braidi, che lavorò in questa abazia.

Molte altre le curiosità che si possono leggere nel libro di Guerriero Bolli, a cui rimandiamo.

Una ricerca fatta in questo ultimo periodo lega alla Accademia dei Lincei questi luoghi che grazie all’Eredità di Romolo Cesi, permise a Federico il linceo di avere la liquidità economica ed il patrimonio di partenza per fare crescere i suoi studi e quelli dei Lincei.

 

 

 

 

Approfondimenti:

http://www.narnia.it/cesi.htm

http://www.narnia.it/braidi.html

http://www.narnia.it/romolo.html

http://www.narnia.it/romoloFederico.html