Aldo Netti
nato a Narni il 1 gennaio 1869 morto a Roma il 15 luglio 1925 all’età di 56 anni.
2019 ricorrono i 150 anni dalla nascita di Netti
Figlio di un mugnaio di Stifone, cresce nel mulino di famiglia, a contatto della forza dell’acqua, compie i suoi studi grazie a delle borse di studio del Comune di Narni, e con grandi sacrifici studia prima all’Istituto Tecnico reale appena costituito e poi al Politecnico di Milano. Unico ad unire competenze tecniche unite alla pratica del mulino paterno. Il 10 novembre del 1892, alla presenza del Sindaco di Narni Paolo Eroli iniziò a funzionare la prima Centrale idroelettrica della zona, ( in quel tempo chiamata Officina ) erogando una potenza di 60 kw, l’energia per accendere 700 lampade a Narni, e fu una delle prime città in Italia ad avere una azienda municipalizzata, per la corrente elettrica. Il Teatro fu il primo ad essere illuminato, poi il resto della città. Nel 1893 fu aggiunto un nuovo alternatore da 30 kw e le lampade accese raggiunsero il numero di 1200 circa .Dopo la prima Centrale costruita a Narni l’Ingegnere Netti costruì altre Centrali a Spoleto, Todi, Fabriano, Orvieto, Viterbo, Acquapendente ed altri centri minori. In pochi anni oltre 130 Comuni dell’Umbria e del Lazio ebbero il beneficio civile di avere la luce per opera diretta dell’Ingegnere Netti.
Fu nominato Cavaliere del Lavoro prima , poi Deputato, ma il trionfo raggiunto non lo inorgoglì, egli rimase sempre se stesso, attaccato al suo lavoro che tante soddisfazioni gli aveva dato, non conoscendo ostacoli e sacrifici, aiutava i giovani più intelligenti e volenterosi a raggiungere la meta che si errano prefissi come aveva fatto lui. Fece un grandioso progetto per le scuole Professionali e una scuola Superiore dove raccogliere i giovani più poveri che volevano diventare Ingegneri. Da Progettista diventa imprenditore e realizza una centrale di sua proprietà ad Orvieto, poi Fonda la società Aldo Netti e la Volsinea, partecipa alla Società Romana di Energia, Anno 1911 Si unisce all’Anglo-Romana per costituire la Società Volsinia col programma di distribuire energia elettrica al nord di Roma. Intanto è eletto Consigliere, poi Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria. Anno 1915 Concepisce ed attua la linea Nera Montoro Chiusi, la linea di più alto potenziale eseguita in quell’epoca nell’Italia Centrale, portando energia nella Val d’Arno, fino a Arezzo e Firenze. Anno 1919, è’ nominato Cavaliere del Lavoro: unica onorificenza di cui andò sempre orgoglioso. Dal 1923 al 1925, guida la Camera di commercio dell’Umbria: dapprima, come presidente; poi, come commissario governativo.
Muore a Roma la notte tra il 14 e il 15 maggio 1925. Alla data, copre le seguenti cariche: presidente e consigliere delegato della società Volsinia di elettricità; presidente della Società sabina di elettricità; consigliere delegato della Società telefoni umbro – tirrena (Viterbo); consigliere della Società elettricità e gas di Roma, della Società romana di elettricità, del Consorzio idro-elettrico dell’Aniene, del Consorzio del Velino e della Terni – Società per l’industria e l’elettricità. La città di Narni e tutto il territorio delle valli tra Tevere e Nera dovrebbero ricordare degnamente la sua vita, Che ha prodotto Benessere a tutto il territorio, facendo crescere e prosperare per oltre cento anni le industrie locali, che grazie alla energia, generata dall’ingegno di Aldo Netti ha prodotto ricchezza, benessere e crescita sociale.
Tale esempio dovrebbe essere condiviso con un museo diffuso nel territorio della valle del Nera e dei fiumi che videro la sua opera.
Approfondimenti:
http://www.narnia.it/nettistampa.html
www.narnia.it/risorgimento/chiodi
http://www.narnia.it/totale/ronciglione.html
http://www.narnia.it/isolani.html
http://www.narnia.it/netti.htm