Geppino Micheletti
Il professor Micheletti Primario chirurgo a Narni .
Il Dottor Micheletti viene a Narni il 16 Giugno 1947 come primario chirurgo poi nel 1952 vien nominato direttore sanitario dell’ospedale degli infermi. Viene ricordato per il suo attaccamento al lavoro ed alle sue grandi capacità professionali, infatti oltre che chirurgo in grado di effettuare ogni tipo di operazione, era anche ginecologo e ortopedico. Svolge la sua opera con grande dedizione per circa 14 anni dal 1947 al 1961 data della sua morte. A Narni viveva in via Caterina Franceschi Ferrucci , in una casa da cui vedeva le finestre dell’ospedale e spesso la notte se vedeva accesa la luce dei suoi reparti, non esitava a correre in reparto con la sua cinquecento , anche senza essere chiamato. Per la città di Narni la sua opera fu una vera ricchezza e molte persone devono la vita al suo lavoro e a quello della squadra che seppe mettere in campo, per poter operare al meglio in condizioni spesso difficili ed avverse. Quando operava, portava con se in tasca sempre un piccolo calzino, era quello di uno dei suoi due figli morti in una tragica esplosione avvenuta sulla spiaggia di Vergarola a Pola il 18 agosto 1946.
Questo tragico evento segnerà per sempre la sua vita, infatti quando lui era chirurgo all’ospedale di Pola , dovette intervenire per operare centinaia di feriti per quella grande esplosione, che oltre a procurare olte un centinaio di morti, dilanio tantissimi giovani presenti quel giorno sulla spiaggia, per un evento sportivo e festoso, che si tramuto in una immane tragedia.
Il dottor Geppino Micheletti, mentre operava senza tregua le persone coinvolte nell’ esplosione, dovette vivere anche una immane disgrazia personale, infatti tra i corpi dilaniati riconobbe prima quelli di un suo figlio ormai deceduto, poi l’altro corpo ancora in vita dell’altro suo figlio, irreparabilmente compromesso ed a cui dovette anteporre la salvezza di altri feriti che potevano essere ancora salvati., Nonostante avesse perso nell’esplosione i figli Carlo e Renzo, di 9 e 6 anni, oltre al fratello e alla cognata, per più di 48 ore consecutive non lasciò il suo posto di lavoro. Micheletti continua la sua opera all’ospedale, fino alla cessazione dell’emergenza. Soltanto dopo si recherà a casa a consolare l’affranta madre dei suoi bambini, Iolanda Nardini, deceduta a Trieste nel 2007 all’età di 99 anni.
Approfondimenti: