il giorno 14 Luglio 1527 Vennero alla città di Narnia da Funara l’Esercito Imperiale di Carlo V com militari Spagnoli e tedeschi composto da circa ventimila soldati provenienti da Roma, che chiedevano ospitalità alla città recando un breve del Papa chiedendo di essere accolti e ricevuti dalla città di Narni. Ma il popolo Narnese raccolto in consiglio non volle dare asilo a tali soldatesche anzi presero le armi e si recarono a Funaria uccidendo circa cinquecento soldati nemici e gettando nel fiume Nera sette bocche di artiglieria , nei pressi di Montoro.
Questo accadde la domenica e l’esercito Imperiale restò fuori dalle mura fino a mercoledì 17 Luglio quando l’esercito dei Lanzichenecchi aiutato dai Ternani attaccarono le mura di Narni entrando nella stessa uccidendo ed insanguinando la città , distrugendo tutto quello che poterono , e molte vergini e spose violentarono, e restarono nella città per quindici giorni distrugendo circa ottanta case , tra queste ci fu anche quella del notaio Gregorio De Risi , che commenta che valeva molti ducati d’argento e bruciarono anche tutti i mobili della casa del valore di oltre ottocento ducati .
I ternani fecero poi grande scempio a Narni .
Si racconta che furono addirittura peggio dei Lanzichenecchi ,
rubarono anche l’orologio della piazza del Lago ,
come ulteriore sfregio alla città.
Carlo di Borbone, inviato da Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero
Fu ucciso a Roma e non partecipò all’assalto di Narni
si racconta che fu ucciso proprio da un Narnese o meglio da un abitante di Borgheria un certo Marinelli e non da Benvenuto Cellini come si disse.
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