autobus elettrico

Narni nella storia: L’autobus elettrico dei primi del ‘900

NARNI – Una curiosità sulla Narni di inizi novecento, è il fatto che a quei tempi avevamo un autobus elettrico. Questo evento viene riportato negli archivi post unitari del Comune di Narni . Nel documento del 11 dicembre 1905 si parla di un servizio di trasporto viaggiatori e merci tra Narni Città e la Stazione , con la possibilità di ampliare la linea a Narni Amelia Orte e dall’altro lato Terni Narni Sangemini Todi.

Perugia. Il collegamento Narni Stazioni è strategico per tutte le linee ed alla fine è quello che viene realizzato. La Particolarità è che il concessionario chiede di poter sostituire i motori a benzina a quelli elettrici, organizzando un sistema di ricarica delle batterie che assicurino , la potenza necessaria ad effettuare il percorso.

Un altro documento ci parla del progetto per un servizio di omnibus elettrico da Narni a Narni Scalo, per un percorso di 4 chilometri , con dettaglio degli Orari delle coincidenze dei treni in arrivo da Roma e quelli in arrivo da Ancona. Il percorso avviene dalla stazione ferroviaria, dove è anche una postazione di ricarica delle batterie da mettere sugli Omnibus, passando poi da via della Doga e superando il fiume Nera sul ponte medioevale, dove ancora esiste la torretta, per arrivare poi lungo la via Flaminia a Narni centro in piazza Garibaldi.

Di quel periodo abbiamo anche delle foto e delle cartoline che ritraggono l’autobus elettrico che passa da porta Ternana , ed altra foto mostra il passaggio dalla zona del ponte di Augusto, con una simpatica immagine di una carrozza a cavalli di un uomo in bicicletta e il nuovo mezzo che passa tra i ponti sul fiume Nera.

Interessanti i costi di Gestione per un anno suddivisi per i costi di capitale occorrente per l’acquisto dell’Omnibus a 8 posti piu’ il manovratore il costo è pari a lire 16200, Occorrono poi 2 batterie di accumulatori da 44 elementi con costo di lire 5600 oltre all’allestimento di una piccola officina di ricarica con trasformatori elettrici e quadri di carica e l’occorrente per la ricarica degli accumulatori per un importo di circa 4000 lire.

Per un totale complessivo di 26 mila lire. Le spese annue di gestione tra costi del personale e spese di manutenzione dei mezzi e della stazione di ricarica è fissato a lire 5100 comprendente anche usura delle gomme riparazione della carrozzeria e sostituzione dei pezzi usurati delle batterie degli accumulatori. I ricavi dalla biglietteria saranno sufficienti a coprire le spese di gestione a patto che vengano effettuate un numero sufficiente di corse giornaliere .

Il servizio sembrerebbe abbia avuto successo e la città di Narni si può dire all’avanguardia anche in questo settore. Ovviamente in quel periodo non si pensava alle energie rinnovabili e all’inquinamento prodotto dai gas di scarico, ma l’elettricità sembrava essere il logico mezzo per il progresso anche nel settore dei mezzi pubblici. Una curiosità è che in quegli anni, la prima patente automobilistica fu richiesta dal Marchese Erolo Eroli, e la richiesta suscitò non pochi problemi amministrativi, dovendo far venire da Perugia l’ingegnere che doveva far sostenere l’esame al marchese, che poi divenne il primo patentato della nostra città.

Giuseppe Fortunati

 

vedi anche :

 

http://www.narnia.it/autobus.html

http://www.narnia.it/barbot.html