Il mercante di Prato
Francesco di Marco Datini incarna a tutti gli effetti la figura del mercante medievale, nei suoi aspetti economici, politici, ma anche individuali e privati. Vissuto tra il 1335 e il 1410, nel 1350 si trasferisce ad Avignone, allora sede papale.
Nella città provenzale, dove rimarrà per trenta anni, egli costruisce le basi della sua fortuna. Commerci diversificati, affari in proprio e in società (la medievale “compagnia”), contribuiscono a farne un facoltoso mercante.
Nel 1376, si sposa con la giovane fiorentina Margherita di Domenico Bandini. Il rientro a Prato, nel 1383, coincide con un forte sviluppo degli affari datiniani. Alla compagnia di Avignone si aggiungono le compagnie di Prato, Pisa, Firenze e, più tardi, quelle di Genova, Barcellona, Valenza e Maiorca: aziende collegate tra loro in un vero e proprio “sistema”, di cui Datini è il manager. A Prato, Datini impianta anche due aziende industriali: la “compagnia della lana” e la “compagnia della tinta”. Sostiene e dà linfa al sistema, un articolato intreccio di informazioni che Datini e i suoi collaboratori scambiano per lettera con gli altri mercanti operanti sul bacino del Mediterraneo. Alla sua morte, avvenuta nel 1410, con un testamento spirato dalla pietà francescana dell’amico ser Lapo Mazzei, Datini lascia eredi dei suoi beni ai poveri della città, attraverso la fondazione di un istituto di beneficenza, il “Ceppo dei poveri”.
Dalla ricerca in archivio che ne è poi scaturita, sono emerse varie ricorrenze per la città di Narni e i suoi prodotti. In particolare tre prodotti vengono commercializzati dal mercante di Prato.
GUARNELLO guarnello
Antica stoffa dozzinale mista di lino e cotone, usata per abiti o per fodere.
Veste da contadina scollata e senza maniche
Veniva prodotto a Narni partendo dalla produzione di lino e cotone, veniva spesso utilizzato come veste degli angeli nella iconografia classica, Ad esempio nella pala del Ghirlandaio molti angeli portano i Guarnelli.
Viene riportato anche in canzoni popolari come
Fate la nanna coscino di pollo
cha la mamma v’ha fatto un guarnello**
decorato con piume d’uccello,
fate la nanna amore bello!
Narni era famosa anche per
Uva Passerina e fichi secchi
In quel periodo vari Narnesi sono Podestà di Prato oltre che di Firenze . In Particolare La Famiglia Cardoli e Massei
Archivio Datini
Lo straordinario archivio di Datini venne murato in un pozzo di scale in disuso e ritrovato solo nel XIX secolo. Si trattò di una scoperta sensazionale, per la ricchezza, la completezza e lo stato di conservazione dell’archivio: lettere, documenti, libri contabili e vari oggetti della vita aziendale, tra cui uno dei più antichi esempi di campionario tessile. Esso rappresenta con i suoi centocinquantamila testi il più importante archivio mercantile medievale, fondamentale fonte di informazione sulla vita economica del Trecento, ed offre anche un interessante spaccato di vita del medioevo, grazie alle oltre duecentocinquanta lettere che si scambiarono Francesco e sua moglie Margherita durante i suoi lunghi periodi di assenza da casa. Attualmente l’Archivio Datini, a Palazzo Datini, rappresenta uno dei nuclei storici dell’Archivio di Stato di Prato ivi costituito.
Giuseppe Fortunati
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