Olave Muriel Potter – Pellegrinaggio in Umbria 1911

Piccolo Pellegrinaggio in Umbria 1911
Narni ci apparve magica, come un gioiello sulla vetta, lassù fra le stelle.
Percorrendo la valle, le alte guglie dei cipressi neri ci mostravano il cammino, ed il cielo pareva illuminarsi come se Diana avesse già acceso la sua lampada sotto le colline.
Vagamente scorgemmo una porta merlata ritta sulla strada, e in lontananza le rovine spettrali del ponte di Augusto, che solcano le acque del fiume Nera.
Salivamo nella notte incombente tra foltesiepi, accompagnati dal leggero gracchiare delle ranocchie.
Le Pleiadi fluttuavano basse sull’orizzonte velato, come fosforescenza di un mare tropicale, e sopra di noi le luci di Narni brillavano d’oro sullo sfondo di stelle argentate.
Ed ecco il mercato del bestiame nella cavea del teatro, dove migliaia di vacche bianche, tutte con il capo adornato di nastri blu e scarlatti, stavano sotto gli ulivi nodosi.
La luce forte e obliqua del sole batteva sul candido bestiame, evidenziando qua e là le striature blu delle vene sui loro fianchi.
Dietro di essi si apriva la campagna, ed in lontananza potevamo vedere la torretta del ponte medievale sul Nera, e i verdi pascoli tipici della bassa Umbria Il nostro piccolo pellegrinaggio ci ha portato in molti santuari, oasi di pace e bellezza.
Ma soprattutto, abbiamo portato con noi un frammento del cuore dell’Umbria – l’Umbria dei santi. Abbiamo assistito al raccolto del granturco dorato nella piana di Assisi, mentre camminavamo con San Francesco tra le viti e gli ulivi; abbiamo accompagnato nelle cantine l’uva appena vendemmiata, fra i canti di ringraziamento dei contadini a Orvieto e Viterbo.
Abbiamo condiviso la vita del popolo, uomini e donne semplici e di buon cuore, che abitanoin piccol e fattorie lontano dalla fatica del mondo moderno, che ancora adorano Iddio nella gioia dei loro cuori con lo spirito ardente del XIII secolo; che faticano e lottano, crescono i figli e accettano la morte, non con la stupidità degli animali o con il compiacimento della borghesia, ma con una  consapevolezza profonda, mossi da un’autentica fede.
Siamo passati in Toscana e in Lombardia, nella Marca d’Ancona, in Lazio, ma solo in Umbria il mondo pareva perfetto, incontaminato.
Se viaggiate segnati dalla vita, se la fatica del lavoro quotidiano vi opprime, se avete perso i vostri santi e quasi dimenticato il vostro Dio, in Umbria potrete curare la vostra anima ferita.

 

 

 

 

 Approfondimenti:

“A Little Pilgrimage in Italy by Olave M. Potter.”

by Olave M. (Olave Muriel) Potter, Illustrated by Yoshio Markino

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