Il complesso delle Grazie

Il complesso delle Grazie

Stava non molto lontano dalle mura della città di Narni nella strada romana l’immagine della B. Vergine Maria dipinta nel muro , e facendo molte grazie e miracoli ci fu fabbricata un poco di chiesa, e poco convento, e dato a un frate dell’ordine nostro de’Servi, quale stava avanti questa immagine dando l’acqua benedetta alli passaggieri , ed il priore della Compagnia teneva conto dell’elemosine gli entravano quotidianamente, ed era piuttosto romitorio che convento, nel quale per molti anni abitò il detto frate, chiamato dal vulgo Frate Eriolo, onde sorti anco il nome la chiesa, e chiamossi per molti anni la medesima de’ Frati Erioli, come da molti voti che stanno al presente nella chiesa si vede.

L’anno 1562 predicando in Narni M. Feliciano Capitoni, quale nella religione fu et Provinciale, et Procuratore Generale, e dalla Sant. di Pio V fu nel 1566 fatto Arcivescovo d’Avignone, ove compose quel bel libro intitolato: Explicationes Catholicae contra Haereses : questo Padre  predicando in Narni con l’ autorità e favore dell’ Illmo e Rev.mo monsig. Romulo Cesi vescovo della città ottenne di mutare il nome alla Chiesa, et fu intitolata la Madonna delle Grazie, e questo è  il presente nome.

Aggiungerò io di più che la Chiesa di quel convento, essendo caduta nella notte seguita al giorno del possesso preso dopo la ripristinazione dei conventi, venne questa eretta dalle fondamenta a spese di alcuni individui del medesimo ordine, e di alcuni cittadini e del comune di Narni. A tal uopo lo stesso Sommo Pontefice Gregorio XVI , quando nel 1841 passò per Narni, diede del suo il comune scudi 50 i cittadini in complesso 1000 ;  Gioacchino Cotogni da Narni 210; vari religiosi la somma totale di 742 scudi.

La storia del convento e chiesa delle Grazie prosegue fino al 1860 quando con il decreto Pepoli vengono chiusi e ceduti allo stato conventi e monasteri , che vengono poi venduti a Privati. Nell’anno 1898 le grazie sono un fienile ed il complesso è prima acquistato da Giuseppe Chiodi e poi dall’avvocato Frabellini di Spoleto. Poi passerà alla Contessa Olga Sasso Ruffo Ogarev. Come riportato dall’Eroli nel suo libro chiese di Narni. La Contessa, figlia del duca Fabrizio di Sasso-Ruffo (1846-1911) e della principessa Natalija Aleksandrovna Mescaroncerskaja, nel 1908 a Pietroburgo sposa Boris Petrovic Ogarev (1882). Ha due sorelle: Marussja (1879-1991) e Elizaveta (1886-1940), che sposa in seconde nozze il principe Andrej Romanov.  Nel 1919 Olga Ogareva vive nella località “Grazie”, nei pressi di Narni, dove è intenzionata ad aprire delle scuole per il popolo: il progetto prevede una classe di non più di 12 bambini, sia maschi che femmine dai 5 ai 13 anni, con l’insegnamento di una lingua straniera per la cifra di 300 lire mensili, vitto e alloggio compreso. Il marito lavora presso una compagnia italiana impegnata con il commercio con l’Oriente. In seguito è compagna e poi moglie in seconde nozze del noto architetto russo Boris Michajlovic Ioafan, anch’egli residente in italia. Nel 1926 avvenne la cessione all’opera pia da parte della contessa Olga Sasso-Ruffo Ogarev  alle Colonie di Donato di Roma .Tale opera viene poi trasformata e cambiata in colonia durante il periodo Fascista come dimostrano anche alcuni documenti del 1929 . Molti giovani romani passarono per la colonia delle Grazie fino al 1945 quando gli alleati la presero come base operativa e per diverso tempo fu utilizzata per fornire aiuti e vettovaglie alla popolazione narnese. Il collegio riprese con nuova forza l’attività intorno agli anni 1950 sotto la spinta della superiora , Madre Flaviana. il collegio opera fino a circa il 1974 quando entra nella disponibilità del comune di Roma . E’ stato abitato,al tempo del terremoto in Umbria,da alcune famiglie narnesi, Alcuni locali fra cui la chiesa sono state adibite a scuola professionale a fine anni 1980-90. Nel 2000 per il Giubileo fu presentato un progetto di riqualificazione , mai realizzato. Da una quindicina d’anni e’ alla balia di tutti,attualmente e’ pericoloso anche entrarvi.

per approfondimenti:

http://www.narnia.it/grazie.html