Il Sacco dei Lanzi 17 luglio 1527

Il Sacco dei Lanzi

17 luglio 1527

I Lanzichenecchi di Carlo V di ritorno dal Sacco di Roma del 1527: per il ritorno verso nord molti scelsero la via Amerina, strinsero d’assedio Orte, che si salvò per aver murato tutte le porte di accesso dopo avere fatto buona scorta di viveri; da qui i Lanzi dirottarono su Narni, che era rimasta impreparata e ne pagò le conseguenze subendo un brutale saccheggio; Amelia fu più fortunata perché vi si diressero le truppe spagnole, le quali non si resero protagoniste dei medesimi eccessi. La distruzione, che dette luogo alla costruzione della nuova muraglia, iniziò il 17 luglio 1527.Qui di seguito riporto la registrazione dell’avvenimento redatta dal notaio Gregorio Risi:

 Die 14 Iulii 1527- Venerunt ad Civitatem Narniae per Funariam extra Portam Exercitus Imperialis Hispani et Theutonici circa viginti millia militum venientium ab Urbe, qui volebant hospitari in Civitate Narniae de commissione per Breve SSmi D.n.Papae, quos Cives et Primates volebant gratiose recipere, sed populus et Pauperes dictae Civitatis noluerunt, dummodo fuit expresse dictum publice in Consilio, quod si quis attentaret quod dicti milites ducerentur intus dictam civitatem volebant ipsi illum deijcere e fenestris Palatij DD.Priorum, et sic timore nullus ausus fuit id proponere, quia Populus arma sumpserat contra Cives; imo fuerunt interfecti ex dictis militibus in Funaria circa quingentos et septem bucchae Artiglieriae fuerunt projectae in Flumine Naris prope Castrum Montis, et hoc fuit die dominica, et steterunt extra Portam per duos dies, die autem Mercurii 17 dicti mensis summo mane una cum Interamnensibus more solito, dederunt Battagliam murae dictae Civitatis, et tandem maximo cum eorum damno Civitatem hostiliter inundarunt cum maxima Civium sanguinis effusione, quia omnes quos habere potuerunt, interfecerunt, et multas virgines et nuptas violarunt; et steterunt in dicta Civitate per quindecim dies, et in discessu combuserunt domos circa octuaginta, inter quas fuit domus mea, quae fuit penitus combusta, et valebat ducatos auri quingenti, et abstulerunt omnia bona mobilia quae ascendebat ad valorem ducatorum 800 et ultra, dies profecto perveniat numquam tam diabolica et maledicta.

il giorno 14 Luglio 1527 Vennero alla città di Narnia da Funara l’Esercito Imperiale di Carlo V con militari  Spagnoli e tedeschi composto da circa ventimila soldati provenienti da Roma, che chiedevano ospitalità alla città recando un breve del Papa chiedendo di essere accolti e ricevuti dalla città di Narni. Ma il popolo Narnese raccolto in consiglio non volle dare asilo a tali soldatesche anzi presero le armi e si recarono  a Funaria  uccidendo circa cinquecento soldati nemici e gettando nel fiume Nera sette bocche di artiglieria. Questo accadde la domenica e l’esercito Imperiale restò fuori dalle mura fino a mercoledì 17 Luglio quando l’esercito dei Lanzichenecchi aiutato dai Ternani attaccarono le mura di Narni entrando nella stessa uccidendo ed insanguinando la città , distruggendo tutto quello che poterono , e molte vergini e spose violentarono, e restarono nella città per quindici giorni distruggendo circa ottanta case

L’anno 1527 segnò il culmine delle disgrazie di Narni. L’esercito di Carlo V, reduce del sacco di Roma, marciava alla volta di Narni, fuggendo la peste che nell’Urbe, faceva stragi.
L’Esercito imperiale composto da 20.000 persone passò le mura di Orte che però non fu espugnata; una parte dell’esercito costituita dai lanzichenecchi si diresse ad Amelia e la popolazione di Montoro si oppose ad accogliere le truppe e cacciarono gli ambasciatori, i narnesi fecero anche un’incursione fra le truppe di Carlo V e fecero più di 500 morti. Il 17 luglio 1527 le truppe entrarono in Narni e trucidarono più di mille persone incendiando la città.

 

Approfondimenti:

Sacco dei Lanzi

vedi anche la porta della Fiera e Porta Nova

 Le porte di Narni